Psicosintesi Somatica Integrata®

Psicosintesi somantica integrata®

La Psicosintesi Somatica Integrata® è il metodo da me depositato che coniuga il trattamento fisiologico dello stress traumatico ai punti fondamentali della Psicosintesi con particolare attenzione all’animo molteplice.

Attraverso la Psicosintesi Somatica Integrata®, è possibile conoscere, guarire e trasformare i dolori più profondi dell’uomo coinvolgendo la fisiologia, affinché egli possa vivere un’esistenza appagante, di amore e gioia e in un reale senso di sicurezza interiore.

Questo nuovo metodo viene applicato alle abilità di counseling affinché gli operatori della relazione di aiuto posseggano più strumenti in grado di intervenire sui diversi aspetti della coscienza dell’uomo.

Come nasce

Perché ho sentito l’esigenza di definire un nuovo metodo? Perché il cambiamento (che parta da uno stimolo intuitivo, intellettuale o emotivo) di fatto passa attraverso il corpo.

Ho fatto tanta formazione, e in tanti anni di percorsi esperienziali ho realizzato che finché non si tocca l’aspetto fisiologico spesso non è possibile cambiare. Il metodo nasce con l’obiettivo di non escludere alcun piano di coscienza dell’uomo nel suo intento evolutivo e di espansione facendo lavorare la persona su tutti i livelli: mentale, emozionale e fisico.

Il trauma non è nell’evento ma nel sistema nervoso.

Peter Levine

Le 5 Aree

I terreni di esperienza e applicazione del metodo sono cinque:

La Psicosintesi

“La Psicosintesi non è una dottrina, né una “scuola” di psicologia, né un metodo esclusivo di autorealizzazione, terapia o educazione. Può essere “indicata” (non uso la parola “definita” perché tutte le definizioni sono limitate e limitanti) soprattutto come un atteggiamento ed una lenta conquista verso l’integrazione e la sintesi in ogni campo…”
Roberto Assagioli

La Psicosintesi conduce all’integrazione di tutto ciò che in noi è separato o sconosciuto, in un cammino verso l’autonomia che si compie con la conoscenza profonda di Sé, l’accettazione o possesso di quegli elementi finalmente riconosciuti per giungere alla trasformazione di sé stessi. I punti cardine di un cammino psicocinetico sono la scoperta di un Io quale centro unificatore, di un animo molteplice che lo abita, di una volontà già insita nell’uomo che predetermina la vita, la capacità di includere e il trasformare se stessi, il fluire con il proprio progetto esistenziale di attuarlo, la presenza del Sé inteso quale Anima Spirituale dell’uomo e l’Inconscio Transpersonale, “l’Attico della Psiche dell’essere umano” contenitore di talenti, risorse e scopi esistenziali.

Integrazione Somatica e il trattamento fisiologico del DPTS

L’Integrazione Somatica e il trattamento fisiologico del DPTS sono l’anello di congiunzione e la peculiarità del metodo Psicosintesi Somatica Integrata®.

Essi sono anche fondamentali nella formazione, perché attraverso lo studio della fisiologia dell’uomo, del sistema nervoso, del sistema endocrino, dei tre cervelli e della Teoria Polivagale di Porges, l’obiettivo è quello di applicare le tecniche di lavoro sul corpo per condurre l’essere umano a integrare tutto il percorso di sviluppo sia in termini emotivi che esistenziali e spirituali, con un’attenzione importante alla gestione delle risposte fisiologiche della persona e della capacità di autoregolazione del suo sistema nervoso. Il nostro sistema nervoso conserva la traccia di ogni evento traumatico vissuto, generando una separazione tra le varie parti del sé e impendendo cambiamenti e integrazioni di personalità, fondamentali per una vita appagante e realizzativa. Un sistema nervoso non accudito e non accompagnato a liberare la carica di energia impressa da un trauma compromette la nostra possibilità di autoespressione, la nostra libertà, l’autonomia e la realizzazione in molti campi dell’esistenza, se non in tutti.

La Psicosintesi Somatica Integrata® combina armonicamente il trattamento fisiologico del DPTS con i punti fondamentali della Psicosintesi di Roberto Assagioli.

La Ferita Originaria e le Tipologie Umane

La Ferita originaria è la separazione del Sé, la sua alienazione dalle relazioni e dal mondo. Tale separazione sorge nelle fasi prenatale, perinatale e fino agli 8 anni di vita circa. Essa è connessa ai bisogni di base dell’essere umano come la sopravvivenza, l’amore, la sicurezza, l’auto riconoscimento. L’impedimento o l’impossibilità di soddisfarli determina sia lo sviluppo di talenti e risorse che di difese che possono essere, talvolta, limitanti. Nella formazione in Psicosintesi Somatica Integrata®, oltre alla conoscenza della teoria alla base delle ferite originarie e dell’animo molteplice della Psicosintesi, si accompagna la persona alla risoluzione delle dinamiche ostacolanti la propria realizzazione e libertà interiore attraverso il trattamento fisiologico del disturbo da stress post traumatico generato dalla ferita stessa.

Il valore aggiunto di questa visione sta nel riconoscimento delle tipologie umane derivate dalle ferite, le quali non solo pongono difese che proteggono dal dolore o dai pericoli esistenziali, ma generano risorse, qualità, potenzialità e metodi personali di sviluppo della coscienza individuale.

È proprio il riconoscimento della diversità di ogni essere umano che diventa requisito fondamentale per l’equità nei rapporti e nelle relazioni; dal singolo individuo alle nazioni. Si parte dunque dal presupposto che ognuno di noi incarna qualità specifiche che vanno riconosciute sia in se stessi che negli altri. Le tipologie indicano punti forza e punti di contrasto nel divenire della vita.

Le ferite originarie

  • Autonomia;
  • Appartenenza e amore;
  • Sicurezza e stabilità;
  • Autoriconoscimento e cambiamento.

Le tipologie umane

  • Tipo Volontà;
  • Tipo Amore;
  • Tipo dell’intelligenza Attiva;
  • Tipo Armonia tramite conflitto;
  • Tipo Scientifico o Conoscenza concreta;
  • Tipo Idealistico Devozionale;
  • Tipo Organizzativo Pratico.

Il counseling

Il Counseling è una professione nella relazione d’aiuto che affonda le sue origini degli USA, negli anni Cinquanta grazie a Carl Rogers, Psicoterapeuta. Egli afferma: “Ci sono molte persone la cui professione consiste soprattutto nell’avere colloqui con chi a loro si rivolge per determinare, mediante contatti personali, modificazioni costruttive del proprio atteggiamento e comportamento. Si chiamino essi psicologi, consulenti psicologici scolastici o aziendali o matrimoniali, assistenti sociali, psichiatri od altro, qui ci interessano solo se, dopo i colloqui con loro, l’eterno indeciso, la coppia in crisi, il fallito, il disadattato o il delinquente trovano meno difficile affrontare in modo costruttivo i loro problemi e la realtà della vita”.

Luigi de Marchi, Psicologo Clinico – dialogo con Carl Rogers
“Vedi Luigi – egli mi disse – per parte mia io ho ammesso ai miei corsi di formazione e ho diplomato in psicoterapia centinaia e centinaia di persone che non avevano nessuna laurea, nessuna specializzazione e nessun altro titolo di studio universitario, ma avevano la qualità umana, la sensibilità, l’autenticità, la semplicità, il senso dei propri limiti, la capacità di comunicazione e attenzione empatica che sono la vera e unica base d’una psicoterapia e di un counseling efficaci”.

Luigi De Marchi (nato a Brescia il 17 luglio 1937 e morto a Roma il 25 Luglio 2010) è stato psicologo clinico e sociale, politologo e autore di numerosi saggi pubblicati in Europa e in America. Considerato il padre della psicosociologia italiana, è stato referente per l’Italia, fondatore e presidente di tre importanti scuole di psicoterapia: quella “Psico-corporea”, quella “Bioenergetica” e quella “Umanistica” assieme a Carl Rogers. Nel 1986 fonda a Roma l’Istituto di “Psicologia Umanistica Esistenziale” che ha diretto fino all’ultimo giorno.

Il metodo, dunque, si focalizza nello sviluppare le capacità di empatia, congruenza, presenza e assenza di giudizio, genuinità e abilità di comunicazione specifiche. Qualità umane che permettano ai professionisti impegnati in attività di relazione, mediazione, insegnamento e cura, di svolgere le loro attività facilitando l’autoconsapevolezza in sé e nell’altro, aiutando la persona a trovare le proprie risorse, e attraverso una teoria specifica ad attuare il proprio piano esistenziale.

Gli ambiti di applicazione

La visione del Counseling è ampia, esso è un approccio relazionale fondamentale di cui c’è urgenza per moltissime professioni e, a mio avviso, vi è urgenza per l’essere umano in genere, a prescindere dalla propria occupazione. Gli ambiti di applicazione sono dunque tutte quelle attività ove vi è richiesto l’orientamento, la valutazione e il bilancio delle competenze professionali, la progettazione della carriera, dell’impiego e dell’imprenditoria al femminile. Le attività sanitarie ed educative in particolare, ma anche tutte quelle professioni che necessitano di competenze e capacità relazionali come la gestione di gruppi di lavoro.

Le abilità del Counseling divengono così abilità umane che ridefiniscono e alimentano le buone relazioni e ristrutturano nel profondo la percezione di se stessi e degli altri. Il Counseling costringe l’operatore a incarnare qualità come l’ascolto attivo, l’assenza di giudizio, la capacità di restituire nel dialogo la verità espressa e pura del cliente senza interpretare, condizionare e aggiungere contenuti personali. Implica la capacità di auto-osservazione per essere consapevoli di se stessi nella relazione sia come operatori che come persone, alimentando un atteggiamento di amorevole distacco dall’altro.