Trauma e psicosintesi

da | Nov 21, 2022 | Psicosintesi, Traumi

Mi capita spesso di incontrare persone che, intellettualmente dotate, curiose nei confronti di temi a carattere evolutivo, spirituale e introspettivo, si impegnino tanto per prendersi cura di se stessi attraverso le tecniche più disparate.

Siamo in un’epoca in cui tutti i metodi sono alla portata di tutti. Molte pratiche possono essere fatte autonomamente.

Ma ciò che non mi stancherò mai di ribadire e di insegnare agli studenti e ai clienti è che nulla potrà sostituire il nutrimento e il potere trasformativo di una relazione umana.

Il nostro sistema nervoso è tarato per evolversi nella relazione

Il campo che si crea tra due o più individui è pieno di connessioni sottili che vanno dalle micro risposte fisiologiche delle parti in gioco a un incontro spirituale del Sé presente in ognuno di noi. La relazione – in particolare quella terapeutica – è quel luogo che favorisce l’emersione di elementi nascosti agli occhi del singolo e contemporaneamente lo spazio di contenimento che rende gestibile la fatica, il dolore e il processo.

Tutte le discipline spirituali di ogni epoca hanno sempre insegnato il senso della fratellanza, e oggi sappiamo che siamo biologicamente costruiti per maturare ed espandere le nostre virtù e moltiplicare i nostri talenti attraverso la relazione.

Allora cosa frena ognuno di noi dal chiedere aiuto e dall’intraprendere un cammino di gruppo o a due?

Voler gestire tutto da soli è l’azione di fatta da una posizione di profonda solitudine interiore. Una solitudine esistenziale quale esperienza primaria della propria vita, che può e non deve essere l’unico modo di vivere.

La mancanza di fiducia è la prima risposta… La fiducia che nessuno possa essere davvero d’aiuto, oppure la “credenza” inconscia che la propria vita non possa cambiare e che quell’amore tanto desiderato o quella realizzazione tanto sognata restino nel mondo dei sogni. Oppure ancora la convinzione di non meritarsi una vita migliore perché ci è stato insegnato che l’esistenza è fatica e difficoltà.

Alla base dell’impossibilità di esternare le proprie difficoltà vi sono gli imprinting di nascita e le esperienze precoci di attaccamento che hanno determinato il nostro modo di adattarci agli altri e alla vita.

Quello che vedo nel mondo è il riflesso di ciò che ho vissuto nei primi anni della mia vita

Questa visione può essere cambiata attraverso un’esperienza di relazione sana, rieducativa e di crescita.

In realtà, a ben vedere, noi esistiamo prima delle nostre esperienze originarie.

La coscienza arriva prima dell’esperienza.
Noi non siamo l’esperienza, noi siamo quel Sé che vive attraverso di essa.

In tutto questo ci viene in aiuto la Psicosintesi educativa.

Esattamente dove siamo più fragili o più reticenti, è lì che troviamo l’origine delle nostre difficoltà ma anche la soluzione per superarle. Sto parlando delle ferite primarie che raccontano le nostre esperienze traumatiche e che possono essere non solo riconosciute, ma anche utilizzate per rieducarci a ricevere amore, a fidarci della vita, a sentirci al sicuro.

L’esperienza delle ferite più antiche della nostra vita avvia un processo di distacco dalla nostra identità vera e profonda. Questa separazione è un adattamento necessario per sopravvivere in un ambiente disfunzionale.

Se da un lato vi è una necessaria riparazione di queste ferite, dall’altra occorre anche dare valore alle risorse sviluppate nel tempo per andare oltre il trauma, che ci hanno permesso di procedere nella Vita. Attraverso la prospettiva psicosintetica si osserverà così il talento scaturito dalla ferita originaria.

La Psicosintesi Educativa e la Ferita Originaria ci permettono di conoscere e accogliere il dolore e le prove esistenziali, e allo stesso tempo di trasformare tutto questo in una fonte inesauribile di Impulso Vitale e Creativo.

Nella formazione in Counseling in Psicosintesi Somatica Integrata™ vengono attraversate le tappe fondamentali di questo straordinario cammino, che vanno dalla conoscenza ed esperienza diretta dei punti fondamentali della Psicosintesi, all’integrazione somatica quale approccio concreto e trasformativo dei vari punti. È un percorso che può essere fatto sia a livello personale che a scopo professionale, perché per essere un buon operatore occorre essere umani consapevoli sulla via dell’integrazione.

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